|
|
|
assumerò dei frutti le sembianze quella del vitigno, dell'uva o della pesca matura per il mio gelato comunicherò senza parlare il disagio esistenziale fuso col disegno in compagnia del cibo che cerco una morsa stretta come il freddo della steppa e se non ho trovato il tempo di scriverti prima, ero occupato alla ricerca ossessiva del mio respiro neppure la Madonna che mi hai regalato ho dipinto ma al più presto la vestirò d'arcobaleno e d'abbandono perché sembra che io sia scappato ma in realtà sono tornato nella dimora del "grande pittore" dopo anni di avventure fra tele di mondi sopiti e quelle degli orchi che giocano a sassi sull'acqua contando i cerchi degli anni che mancano alla fine dei giorni e ti confesso che Dio in persona mi ha portato in cielo a ricolorare il paradiso fra sfumature dell'universo il racconto di Thomas e la poesia che leggerò con Arthur Rimbaud e salutami Francesco nei figli mi allineo a quello che sono nei fogli a quello che vivo con la bocca a caccia di prede appese a rose di vento nel confessionale dell'inquisizione con Giordano l'Eretico e Agostino il Santo anime lavo col pi a n t o
|
|